Psicoterapia online nella lingua madre
2020
La recente pandemia ha dato l’opportunità a chi aveva già avviato un percorso terapeutico, di proseguire il lavoro intrapreso grazie all’uso della tecnologia. Tanti articoli scientifici sono stati pubblicati in questo periodo da cui si evidenzia che la psicoterapia in modalità online è ugualmente efficace. (Goisis, 2001; Migone, 2003; Griffiths et al., 2004; Barak et al., 2008)
Già da diversi anni lavoro con persone che, a seguito di un trasferimento all’estero, hanno preferito proseguire la terapia con me in modalità online piuttosto che ricominciare un nuovo percorso. E anche in questa modalità ho potuto confermare che la psicoterapia mantiene la sua efficacia.
Sappiamo infatti, che la psicoterapia è un processo di crescita e cambiamento effettuato attraverso la parola: la parola del paziente che si racconta, quella del terapeuta che restituisce al paziente, trasformate, le parole che da lui ha raccolto. La parola “tocca” e produce sensazioni, emozioni, vissuti anche se ci si parla attraverso uno schermo. Sappiamo che le parole diventano “corpo” e rendono possibile sentirsi “insieme” anche se non si condivide lo stesso spazio fisico.
Nonostante il mio scetticismo iniziale sull’opportunità di intraprendere un percorso senza che ci sia almeno il primo colloquio in presenza, le richieste di inizio terapia durante il lockdown, mi hanno fatto sperimentare che questo è possibile e, anche in questo caso, il percorso risulta ugualmente efficace.
Questa consapevolezza apre una riflessione e nuovi scenari per chi è residente all’estero e vuole intraprendere una psicoterapia, poiché può lavorare nella sua lingua madre.
La lingua materna è infatti una competenza incarnata appresa nell’infanzia in uno spazio di aggiustamento reciproco tra bambino e i genitori (o le figure accudenti). In questo processo, i genitori con la loro presenza hanno sostenuto l’esercizio di mettere in collegamento parole e vissuti in un contesto ricco di risonanze, sensazioni, emozioni, affetti che costituiscono la nostra storia personale, diventano il “chi siamo”. Questo apprendimento che porta con sé valori, sensazioni, emozioni, ricordi, vissuti, affetti costituisce lo sfondo del lavoro in psicoterapia.
La traduzione di vissuti e pensieri in un’altra lingua, fa perdere tutta questa ricchezza emozionale e rende meno immediato e fluido il contatto con il nostro mondo interno, allontanandoci dal sentire.
Per queste motivazioni, offro percorsi di consultazione o psicoterapia via Skype e Zoom e in videochiamata, per italiani residenti all’estero, con la convinzione che sia il modo migliore per essere sostenuti e compresi nel viaggio alla scoperta di sé stessi.
Contatto Skype: roberta.larosa
Commenti recenti